La Passione secondo il tarlo

La Passione secondo il tarlo

Pre capitolo
Vi ricordate il tarlo quello che da un banco di chiesa è riuscito a salire su su sull’ organo farsi una piccola casetta nel tasto del si bemolle. E’ messa della notte di Natale, il vescovo ha appena annichilito i fedeli, dopo la predica un silenzio tombale quasi un funerale, poi canti incenso e tutti i tasti dell’organo in movimento. Vi ricordate il tarlo quello del banco di chiesa … fu travolto dalle dita terremotate dell’organista costretto a fuggire.

Cap I
E’ inverno. Mi rifugio nel cestello delle offerte, un seme di prugno è stato messo con me, ha fatto un discreto rumore pareva una moneta da 2, neppure la pia donna se ne è accorta, giunti in sacrestia siamo stati scartati con stizza. Non è casualità era nell’aria dell’incenso che tu fossi qui con Me, ti metto con i cuori di argento delle grazie ricevute. Ho capito bene mio Signore! Non sono pulito non ho mangiato la prugna non ho defecato sono stato solo con il seme non posso stare con cuori preziosi di argento, poi quando sarò pulito di intestino dammi la poltrona 116, che è il mio numero in paradiso, non mi sono ancora liberato, i cuori d’argento mi fanno paura, mi fermo da buon tarlo su un Tuo braccio di legno.

Cap II
La funzione era finita, la notte iniziava, tarlo ormai perso il sonno trotterella nella sacrestia vuota quando un vento ancora speziato di incenso trasporta una minuta goccia di acqua che aveva lavato il calice e cercava l’ultima fessura per uscire, ora l’aria profumata della chiesa si è ritirata. Era una goccia importante ha pulito il calice d’oro della messa.

Cap III
Il viaggio è fuori. Fuori tempo, fuori spazio, preannunciato fuori tempo da un gallo, che canta due volte a Natale per la Passione! Ancora canta canta chiudo la goccia fuori, chiudo per non sentire qs gallo che canta fuori orario.

Cap IV
Nell’ombra della notte la goccia corre tra spine fuori orario che la fanno sanguinare. E’ solo una goccia … una goccia rossa che in una fredda notte cade nel pollaio dove un gallo si meraviglia per una pioggia con una sola goccia che sembra sangue e canta due volte.

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *