Corri a nome mio senza paura Superbike
Dall’interno del salone esposizione dietro la vetrata, curiosa balza sulla strada la 1199 Ducati Panigale
Sei occhi dal marciapiede la osservano, è bellissima!
Trasuda il rosso dalla vetrina, penetra nelle vene dei tre.
Corrono globuli rossi e 1199 insieme, non c’è pausa nelle vene, la 1199 sempre prima.
La stazione dei Bus prende i tre, li porta alla scuola di polizia.
La 1199 si apre 11 ( cuore ) 99 poi torna 1199
“ecco così mi piace essere”
Alla scuola di polizia il test di accettazione per ispettore è superato.
Felici tornarono a vedere la Ducati
uno si esalta per l’eleganza delle forme
uno per l’acceso colore
uno per il rombo del motore
Amano tutti l’adrenalina che la domenica lanciano come coriandolo
nella Valle Roia da XXmiglia al Colle di Tenda
Attendono ogni domenica la 1199 rossa.
Oggi non è passata
Per questi futuri ispettori di polizia c’è un solo soggetto da inseguire è la 1199
dagli orari bizzosi.
Oggi … eccola la sentono arriva si avventa incosciente su curve ceche su auto,
si butta su di loro ed è già oltre, nulla possono.
Domenica
veloce
più veloce
velocissima, l’attendono
Eccola ruggente con il pistone posteriore che salta su quello anteriore in un roteare di valvole scheggianti, sempre più coricata svernicia le vetture che incrocia, la inseguono veloce più veloce velocissimi.
E’ blocco gendarmeria, chiusa la strada.
La 1199 come un sogno se ne va.
A loro le congratularsi per il ritiro delle patenti dal capo della polizia di Nizza.
Cap I
Camminava nell’aria quella notte la lucciola, illuminò uno squarcio del sonno, non era il solito incubo …
“ La chiesa era un vecchio duomo gli affreschi logorati
dal tempo i banchi scuri per il tempo era affollata di fedeli luce
giallo opaco bruciata dalla sacrestia escono preti uno è vicino
a me brizzolato anziano mia moglie scrive il prete dice non ha
importanza se i giovani fanno peccati mia moglie si sente umiliata
dice ho fatto di tutto per evitare i peccati questo prete fa male fa male
questo prete dice il contrario,
i preti da 4 divennero 12 si misero dietro il tavolo imbandito come
un altare, arrivò cibo per tutti anche per noi che volevamo pagare
è una cena per questo quartiere povero disse il prete a me vicino
scenderà anche Gesù dalla croce per sedersi con noi.
L’uomo si svegliò che bel sogno ho fatto come è stato bello.
Sentiva ancora i canti, si convinse di essere stato invitato al banchetto
da Gesù e dai suoi discepoli.
Io ! perché ? Io che sono mafioso
si pentì.
Un malessere lo percorre … fuori !!! , dove ?
Quel sogno diceva che la sua tavola doveva essere ripulita metterci su solo
pane e vino.
Il prete tollerante verso i peccati ! Cosa voleva dire ?
Fuori, in cerca di perdono, dove ?
Trasferì l’attività nel Nord della Francia vicino a Brest.
Inaugurò un super emporio il 7 Aprile e così lo chiamò …
Prezzi bassi molto bassi, i piccoli commercianti del paese distrutti,
ma non era lui, era la sua tattica, si , ma ora la applica la moglie.
Nel sonno sperava di essere santo povero, al risveglio era turbato,
la moglie lo salvava dalla paura della povertà.
Per tutti era Monsieur 7 Aprile lo chiamarono poi solo Sette A
In chiesa pregava di diventare povero, poi la moglie lo salvava sempre dalla povertà.
Faceva la comunione con la paura dei suoi peccati.
Andò a Parigi ad acquistare un inginocchiatoio che fosse logoro di preghiere.
Cercò un pittore che dipingesse il sogno davanti al quale inginocchiarsi
Cercò uno spazio dove chiudersi, pensò alla cripta della chiesa, la ottiene supplicando il parroco.
Arrivò il quadro dove brillavano dodici lucciole una per ogni commensale
eccetto Giuda che non l’aveva, raffigurava
un tavolo ricoperto da granellini di sabbia caldi
con il pane che coceva lì adagio, acqua fresca usciva dalle brocche
rinfrescava i grappoli di uva,
la patata con il vermicello si scaldava anche lei con il pane.
“Il vermicello temeva in quella calda cena di non essere visto e mangiato”
Il pittore lo aveva dipinto in fuga.
Sette A apprezzò l’atmosfera del dipinto, le sue ginocchia inchiodate nell’inginocchiatoio sempre più sempre più callose.
La moglie … è scemo!
Il parroco cominciò a pentirsi di aver offerto la cripta, chiese alla polizia di Brest di indagare su quel uomo.
Capitolo II
Il tormento tra una ricchezza che sentiva come colpa,
l’ indecisione di sbarazzarsene, la certezza della moglie,
lo convinsero che qualcuno doveva pregare con lui e per lui.
Non era il solo ad essere confuso
Nella cripta una preghiera legata ad un granellino del rosario era tentata da un raggio di luce, uscì dalla chiesa.
Quella era una ave Maria ballerina abituata al walzer del rosario.
Sette A la incitò a rientrare, la musica dell’organo accompagnò il rosario,
ribelle tornò nel suo chicco di rosario a pregare con lui.
In quella Francia troppo atea SetteA avrebbe faticato non poco
a trovare una fede cristiana come quella dei primi seguaci di
Gesù e chi avrebbe pregato per lui.
Pensò ai copti Eritrei, alcuni erano presenti a Nizza e lì si recò.
Fecce domande minuziose nelle vie nei mercati degli immigrati.
Un uomo si presentò, Gli chiese voglio solo preghiere.
Arrivarono dall’Eritrea 12 fantastiche ragazze cristiane.
Una grigia comunicazione giunse alla gendarmeria.
Capitolo III
I tre ispettori ora sono in possesso di tre splendide Ducati rosso corsa italiano.
Le ragazze a turno pregavano dall’alba al tramonto, fede esaltata trascinata anche dalla riconoscenza per quel uomo che pregava con loro.
Le giornate scorrevano nelle varie cappelle, la più amata era
sempre sotto una striscia di nebbia, circondata da querce e faggi.
Un tarlo si riposava sul banco , e confuse lo scuro legno dei banchi con le brune mani della ragazza gli si depositò nel palmo caldo vellutato accogliente,
lei pensò che Gesù si fosse fatto tarlo.
La Chiesa quando confusa può far male, il tarlo accettò le premure della ragazza fin quando SetteA urlò questo è un rito pagano cercando di schiacciare il tarlo.
Gesù si adirò, non viveva certo in quella fredda chiesa protetta per tollerare l’arroganza di Sette A .
Le poche candele accese dai devoti sull’altare fecero una luce abbagliante aggressiva, l’ombra dell’arroganza fu cancellata subito.
Tutto chiaro, il tarlo uscì dal suo buco la ragazza lo prese, SetteA gli si inginocchiò.
Si sparsero strane voci sul loro pregare, sul quadro sull’ inginocchiatoio sul tarlo.
Il pittore di Parigi ne fu informato disse di non aver mai dipinto la patata e il vermicello.
Sette A e le ragazze vengono a sapere soffrono cadono in melanconica depressione
Un ambiguo velato atroce pensiero lo turbò. La moglie informò la polizia.
Le rosse Ducati scattano.
I tre ispettori si coricano sulle moto abbracciandole le baciano ai fianchi mentre accarezzano l’asfalto.
Ognuno ha una sua destinazione.
Sette A era partito seguito dalle ragazze per una estrema azione ??
Così temeva la moglie, aveva dato indicazioni dove potevano essere andati, chiese cappelle monasteri cattedrali a Nizza Brest Parigi.
Era convinta che avrebbero utilizzato il legno per un rito sacrificale.
I luoghi furono raggiunti con furia dalle 1199.
A Locronan Bretagna, Chapelle Notre Dame de Bonne Novelle. A Abbaye de Royaumont vicino a Parigi. A Arles, Elise St-Trophine.
Furono trovati inchiodati davanti ai confessionali in attesa di obbedire al
sacrifico della confessionale, supplizio sempre rifiutato che bruciava la loro intimità.
Capitolo IV Perplessità stupore.
SetteA invita gli ispettori in convento.
La curiosità accettò.
Le Ducati furono lasciate fuori; nella cappella i canti gregoriani li entusiasmano,
nel refettorio il silenzio li inquieta, nella cella l’ultima preghiera spegne la giornata.
E’ buio.
SetteA lascia scivolare sulla mano gocce di acqua, porta le labbra sul palmo spinge
delicatamente il fiato per 12 volte.
Perché fai questo chiesero?
Per portare fresca rugiada sui sogni delle ragazze.
Il sogno, chiamato da questo delicato rito, entrerà nelle celle, offrendo calore entra
nella prima …
“ legge sta leggendo che qualcuno sta soffrendo alza le braccia le mani sono di un Uomo bucato …”
poi di nascosto, nascosto dal rumore della porta è sulla seconda ragazza.
“aveva deciso di uscire con la bicicletta non parte da casa ma da un casolare che
non conosce c’è una strada la costeggia un torrente lo costeggia il tempo è incerto lo costeggia piove rosso non è sola tre compagni salgono alla collina ne riconosce Uno “
Sussurra… mentre entra
“era in Francia fuggita dall’Eritrea per paura ? Sente che qualcuno approfitta della sua
disponibilità è il sonno che sente correre nella camera dove c’è un gran soffitto a cassettoni ognuno con un caro Amico che l’osserva è il padrone degli angeli.
Si sdraia sul pavimento dice di essere meravigliata è felice”
Ormai libero il sogno scorre nel dormitorio …
“sale sul treno e ricorda di essersi trovata su una strada di salita di terra rosso, entra un giovane Uomo che gli si mette vicino si mette molto vicino e i suoi capelli lo toccano a
lungo poi lo vede che sale sulla collina per prenderla ma trova il sonno che la accarezza.”
E’ con l’ Eritrea
“ si è trovata Eritrea a … ?… usa l’auto parcheggiata di fronte al bar deve andare al Lions parlare di Terra Madre il locale è un bar basso entrata il barista chiede ti piacciono i Lions risponde si stanno tutti nella sala veranda dove le diapositive si succedono rapide
hanno capito che non c’e la cena parlano di cose importanti ma non si può
trascurare Terra Madre che dà il corpo a Cristo all’Etiopia …..”
Alla ragazza della cella vicina ricorda …
“ confusamente deve zappare non si sente di sostenere un certo lavoro si è omaggiata
di monete di argento poi passate ad altri non si ferma a colazione ha l’impressione che avrebbe potuto tornare a casa con la 2CV ma poi dice di no sale sul sonno che dice
gli altri sono a cena con un Uomo si fa portare acqua che fa nuvola alta bianca argento
pesanti come monete sente puzza di rosso vede rosso”
si sveglia … cosa ha visto? non volle neppure pensarci.
Le sfiora i capelli …
E’ mortificata sta ancora un po’ quando decide di partire si accorge che è spenta,
non riesce a muoversi mentre il sonno l’ ha bagnata tutta di rosso le pare di allontanarsi
ha fatto spazio nella sua testa e il sonno la porta sulla collina, vuole sole e calore
e c’è solo terra arida dove c’è solo terra arida ed è ancora rosso sangue su terra arida.
E’ sempre lui il sogno che vuole vendere i suoi biglietti …
“ le fu chiesto di prendere il biglietto per lo spettacolo sulla collina con tre attori
ha quel biglietto ne fu matta dalla meraviglia, nel sonno, allora si sveglia quanto ha speso
ma volendo approfittare della situazione dice dopo aver meditato che forse Qualcuno
ha dato troppo alla terra mentre si riaddormenta ”
Sorride …
“ era andata a vedere si è adattata ad entrare in un grande padiglione con tante camere
la sua amica vede come vive in quei locali sotto un tetto di cartone pareti senza
colore prende un lenzuolo copre il Crocefisso sulla parete.
Tenta un invito ….
Vede un tavolo sulla piazza di un piccolo paese passano due giorni passa un operaio
che misura la piazza con il metro il metro poi diventa larghissimo lo afferra
e non riesce a metterlo a posto qualcuno lo tira dalla parte opposta le viene rubato da una signora che fugge le si aggrappa alle vesti che si stracciano ricupera il mantello e lo vuole restituire al soldato nella stanza accanto lenzuolo ricopre l’Uomo
Pensieroso …
“la piazza doveva essere stata bellissima in parte ora cadente una facciata butterata
si trova su una balconata da dove osserva la folla un Uomo è in ritardo corre si butta
a terra viene fustigato”
Sta finendo la notte ancora una cella e poi ci sarà tempo per SetteA
“ un lungo rosso camminamento di rose rosse è strada ci passa su un carretto dove
c’era già salita la levatrice grida accendete quel canto buttate sul carro paglia un Neonato viene posto su.”
E’ da SetteA
“la musica era deliziosa si mise a ballare con il sonno mantelli rosso erano aquila
sulle aste segnano la lotta lui è sul carro il legno del carro diventa croce sfida
gli uomini con il mantello rosso e le spade il legno ha coraggio si lascia portare
poi restituisce sarà lei a portare l’Uomo. ”
La nutella è sul caffé e il pane caldo delle suore con polvere di latte cancella il sogno,
un cuscino graffiato ricorda che nella notte è stato punito un Innocente.
SetteA entrò nella cappella si inginocchiò davanti al confessore
Un anno passò quella notte, un solo apostolo ho visto la santa che correva dietro
il castello passando con la bici li ho visti per terra l’apostolo e la santa il Dio
stava sopra di me è forse quello sepolto nel bosco del monastero?
Ogni momento è un errore, una voce è carità, questa a chi appartiene?
In certe occasioni non si comprano i fiori, faccio notare che la camorra è nata
a casa mia ogni movimento è punito.
La superiora del convento ha telefonato a Torre del Greco o forse a Torre Annunziata complimenti la mia ombra non impressiona la pellicola.
Padre quale penitenza devo affrontare ? mi assolve ?
SetteA allo stupito confessore implorava il perdono di un allucinato personaggio.
Perplesso il confessore disse
non vedo in te peccato
Lui cadde a terra con la lingua tranciata dai denti, venne sedato, al risveglio chiese un ostia
che non fu negata.
Alle ragazze i giovani ispettori offrono un passaggio
“ le 12 ragazze Sette A sono eventi già oltre “
le Ducati rosso Italia ferme nel parcheggio
“siete pure voi, oltre pure voi lettori ! ?”
volete un passaggio !?