Scrittura schizzofrenica
E’ giunto in biblioteca un racconto a puntate con scrittura schizofrenica non perché agitata irascibile irritante, ma perché dissociata; la narrazione corre su binari che non sono paralleli ma si intrecciano e il binario non è solo uno strumento destinato a favorire lo scorrere del pensiero, ma è pure lui creatura viva, partecipe dello scorrere delle emozioni. In letteratura tutto ciò è respinto, appunto visto come tracciato di pensieri schizofrenici, nella pittura tutto cambia. Salvatore Dalì nel quadro La persistenza della memoria mostra un orologio che perso il suo stato di rigidità si affloscia dissociando il pensiero del tempo, e questo viene recepito dall’osservatore, se invece è lo stesso pensiero non aiutato da un immagine a dissociarsi è schizofrenia. Allora ben venga la schizofrenia in biblioteca.
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