Oltre i confini del tempo
Nello scaffale dei sogni ed incubi è giunto un racconto “ Dentro notti più corte del sonno più lunghe del sogno “ dove è mescolata l’autobiografia di tre abbaglianti personaggi il Narratore, la Narrata, il suo DNA; più noi Clandestini, non seriamente invitati, tanto da essere abbagliati con le pupille in miosi chiuse, tanto da non avvertire dove sta il reale e dove la finzione, tanto da entrare come vissuto tanto da dirci siamo stati al di fuori del sonno oppure siamo nel sogno. E’ così contorta la nostra vita, come una insalata russa. Ma che racconto è mai questo? Futuribile il suo disinteresse acuto verso ogni accettabile narrazione, o il passato narrato dal DNA con usanze diverse dalle nostre si rivolge ad un futuro che non ci sarà mai per dirci che la nuova letteratura deve scorrere oltre i confini del tempo.
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