Editoriale – marzo 2024
La nostra bottega trasferita in cima alla montagna tra rocce e neve con fatica commercia solo poche parole; c’è una scala da zero metri sul livello del mare a qui molte migliaia sopra. Signore già qui è ancora in costume, mi annoiavo in spiaggia. Allora gradino su gradino dopo anni sono qui e cosa ha fatto in qs salita? Gradino dopo gradino mi sono fermato in chiese ristoranti teatri hotel golf sci vacanze nei pianerottoli prima radi poi man mano sempre di più giusto x divertissement; ero sempre fermo era il momento dell’assenza dalla noia, chi ha noia cerca sempre il pianerottolo sovente non era libero dovevo prenotare. Cosa cerchi in bottega? La vita? i sui xkè!? No non se ne parla! non siamo neppure riusciti a classificare correttamente la bottega come vendita di alzheimer follia disturbi neuro/cognitivi paranoia felicità filosofia e altro. Al di là del monte c’è la Francia e i surrealisti. Vero!, anni fa!, erano meravigliosi ma ora è da dare compimento al surreale confonderlo con il reale come un piatto di pasta, / senza di lei la vita non ha senso “irreale” /, x ripresentarsi reale masticata, la senti viva x sparire di nuovo irreale, così i ns testi li senti reali irreali li avverti confusi ma sempre dicono qlcosa. Più di tanto non possiamo vendere.
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