Dal Water vedo salire una voce da tenore

Dal Water vedo salire una voce da tenore

Dalla biblioteca spinti dalla narrazione di Marco Polo come su un cuscino di bolle di favole escono Re rebus e la compagna Hikikomori. L’aeroporto di Caselle alle 5 del mattino è un piacere, sublime area turistica. I viandanti i pellegrini sono cose dei secoli passati. Certi di essere catapultati in un attimo all’estremo opposto del pianeta. Re a Hiki c’è lo spazzolino ? No non c’è. La pasta dei denti ? No non c’è. Il sonnifero? No non c’è. Almeno il pigiama? No non c’è. Re hai preso la crema del viso? No non c’è. La crema delle mani. No non c’è. Le ciglia false. No non c’è. Ok qui il posto è meraviglioso, tutti questi turisti dell’alba rotolano impietosi sulla noia sulla melanconia, è voglia di alzarsi verso l’estremo opposto del globo. Qui è aria nuova, non fetida. Qui anche il water dei servizi lancia occhiate di gioia. Qui non c’è l’orrenda schizofrenia del water della biblioteca pieno di verbi sostantivi aggettivi dei narratori. Hiki abbracciami stringimi, ti amo, che ora è, Le cinque ½. Quando partiamo. Quanti scali?! sei, uno per continente, quante ore? Dipende dal fuso, puoi anche perdere alcune ore di vita. Quanti letti? Il tempo come sarà? Il mangiare? Il peso dei bagagli! La lingua! Soli! E se ho una ritenzione di urina o non la trattengo. Il Water ? Corro ai servizi prima che sia troppo tardi. Dal Water vedo salire una voce da tenore, Non ci casco è la solita allucinazione. Hai lo spazzolino? Hai il letto? Hai il materasso? Hai la coperta? Hiki Hiki scappa non è per noi qs posto, telefona subito al bibliotecario che apra la porta sono le sei, che apra prima, in biblioteca c’è “Il latte dei poveri non entra nel cappuccino” ottimo testo, il primo cappuccino della giornata x noi. Chi desiderasse leggere Il latte dei poveri … non ancora online può farne richiesta, mail Redazione@bottega-anonima-narratori.it verrà inviato come “ ? ! ? “ amicicizia gratuitamente.

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