Categoria: Editoriale

Una vita senza narrare?

Togliere la ragnatela scoprire svelare far apparire dare un significato ad un finto infinito senza sconfinare nella favola nel carnevale nel surreale nel grottesco  senza pensieri compiuti o intrecciare tutto x  dare un significato ad una finta vita senza narrare. 

Fantafango

I testi in biblioteca parlano un linguaggio arcaico ondulato flessibile, flusso incosciente estratto dal fango primordiale, quando l’ego non era ancora percepito. La fantasia ha ritrovato nell’ominide senza cultura la spinta x i racconti, in assoluta solitudine.

Cos’è la normalità?

Noi bibliotecari nelle nostre riunioni ci chiediamo, la scrittura astratta che viene da noi proposta, immaginaria sazia di ambiguità, ha un mercato ? ! E’ pertanto che coscienti delle difficoltà di lettura proponiamo i testi in forma gratuita, non vogliamo rubare un centesimo a nessuno, nella nostra melanconia lavoriamo sorretti solo dalla certezza che qui…
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Solitudine?

Non sei solo ci sono pur sempre io Re Rebus

Integratore del pensiero

“ Il latte dei poveri non entra nel cappuccino “ è un integratore del pensiero per rafforzare l’immaginazione, la fantasia, la creatività. Togliere l’idea ossessiva che un buon testo deve prostituirsi per rendere buono un caffè di dubbia qualità.

Il mese del portinaio

Non riusciremo mai x mai rassegnarci di aver dato tanto x nulla, eppure così appare. La più bella creativa innovativa fresca scrittura, quella che stringe la mano o la lascia allontanare, senza dare emozione xkè le emozioni sono solo ovvietà. Alcuni forse capiscono la novità, i più conservano il loro “formaggio” fino a fine vita…
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Due nuovi libri in biblioteca

Continua il percorso degli eremiti narratori con l’insediamento in biblioteca di due testi “Il latte dei poveri non entra nel cappuccino” come dire io che sono nulla, non entrerò mai in una biblioteca. Cosa invero falsa. C’è stata una rivoluzione spinta dal torbido pensiero ipersurreale poi l’insediamento. Il libro all’inizio cerca di liberarsi da un…
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Dal Water vedo salire una voce da tenore

Dalla biblioteca spinti dalla narrazione di Marco Polo come su un cuscino di bolle di favole escono Re rebus e la compagna Hikikomori. L’aeroporto di Caselle alle 5 del mattino è un piacere, sublime area turistica. I viandanti i pellegrini sono cose dei secoli passati. Certi di essere catapultati in un attimo all’estremo opposto del…
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Aggrovigliati legati e spremuti

Gli anonimi narratori della biblioteca prendono dal vocabolario a caso sostantivi aggettivi verbi avverbi ne fanno un racconto, a fette lo propongono al lettore con l’indicazione di marciare a piccoli passi nel testo, soffermarsi anche solo su una sola riga dove sempre troverà felice creatività legata talora a melanconia. Allo stupore può accompagnarsi il rifiuto.…
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Senza futuro

All’inizio l’aiuto divino fece lei e me. All’inizio era favola dove reale surreale realtà si intrecciavano, poi fu solo realtà. La mente iniziò a separarci, calpestò il reale giustificò la realtà. Uno di noi divenne padrone dell’altro. “Creature di Dio la mente vi ha calpestato”. Urlò il Creatore. Vogliamo uscire da questa trappola. Entrare nella…
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