Madre natura vuole tenersi i boschi e noi lottiamo per disboscare, anche le pulci che ho  su di me ridono, forse hanno ragione sto perdendo la ragione in allucinazioni, il fenomeno di boschi corrotti dall’avidità dei lettori è in costante crescita, madre natura rivuole tutta la carta che sotto forma di libri tappezza  la biblioteca, ma noi lottiamo per tenerci questo piccolo “ affare “ con polvere muffa acari compresi. C’è il riciclo nessun problema, madre natura, noi della bottega non centriamo nell’abbattere le foreste, gli alberi si ripiantano, suvvia carta su carta, altre fonti indicano numeri variabili, suvvia non facciamone un problema. Il vetro della vetrina ha lasciato entrare l’alba in biblioteca ad eccitare frastagliati noiosi racconti, accora assonnati,  ha aperto una via dove tutto si legge. Ecco il primo cliente, buon giorno Signore, Voglio il racconto dell’ Anonimo che è vissuto nel  tabernacolo.  “ . “ punto vero, altro punto. Ora i punti !!!!???? esclamativi interrogativi per dire, che cavolo vuole questo soggetto, Si non voglio gente come voi che fate lezione di ecologia, di carta, di riciclo,  di punti, ( “ Vuole Uno che ha creato una via dove tutto scorre purché sia mistero  “ ) Il racconto è già uscito è appena nata l’alba, è  oltre il racconto ? Che cavolo è  oltre! In effetti “Oltre” viaggia in un tabernacolo, su una crosta di pane nella nostra biblioteca,  Vuoi un tabernacolo come letto dove dormire solitario, la biblioteca è anche questo, vuoi pane nel tabernacolo lo trovi,  vuoi solitudine nel tabernacolo la trovi,  vuoi vivere con Lui nel tabernacolo lo puoi, vuoi mescolare le tue lacrime con la Sua farina nel tabernacolo lo puoi. In fondo Lui è madre natura